Il Presepe

 

Presepe di carta

Presepe di carta
fatto da Neda  

Io non sono credente.

Ho, da sempre, un grande rispetto per qualsiasi religione praticata da qualsiasi popolo.
Ritengo di appartenere al genere umano, poiché non sono un cavallo, un gatto e nemmeno una farfalla. Quel genere umano a cui appartengono tutti gli uomini e le donne di questo pianeta.

Quest’anno non farò un albero di Natale, ma il Presepe, pur non essendo credente. Perché il Presepe è un simbolo della nostra identità, della nostra storia, della nostra tradizione.
Posseggo ancora le piccole statuine di cartapesta dipinta e verniciata che appartenevano a mia nonna e ai nonni di mia nonna.
E’ dal nostro Medioevo che il Presepe segna le nostre feste di fine anno, il credo del nostro popolo, la gioia del decorare insieme ai nostri figli questi giorni di raccoglimento in famiglia, di stringersi attorno alla tavola con parenti ed amici.

Chi è costretto ad allontanarsi dal proprio Paese, per qualsivoglia motivo, per cercare altrove rifugio, pace o benessere, mette in conto che non troverà le stesse abitudini, usi e costumi che aveva a casa propria e deve, per forza di cose, adeguarsi alle leggi, agli usi e costumi della terra che lo ospiterà, senza per questo, dover rinunciare alla propria identità.
Ed io non vedo alcun motivo perché noi si debba rinunciare alla nostra identità, essendo a casa nostra e tenendo in conto che non mi pare ci sia stato qualcuno dei nostri Ospiti che ci abbia chiesto di farlo e, se non mi sbaglio, non credo che siano stati tolti i Presepi,
i Crocifissi, i canti di Natale, o le recite, per gli scolari di religione ebraica, induista, buddista, shintoista, animista, per gli atei o per gli adoratori del sole.

Che si debba, o no, insegnare religione nelle scuole, invece che semplicemente la storia dei popoli e le loro abitudini, filosofie, usi e costumi, su questo si può discutere. Certo, sarebbe opportuno che ci fosse una “libera chiesa in libero stato” con uno stato laico nel quale le religioni, a partire dalla nostra, fossero insegnate esclusivamente nei luoghi di culto, nel rispetto delle leggi civili. Ma questa legge ancora non c’è e i presidi, così previdenti da anticipare i tempi, dovrebbero attenersi alle leggi attuali e alle richieste dei propri utenti, che sono gli scolari e i loro familiari, dei quali i presidi sono
al servizio, se non erro.

22 pensieri su “Il Presepe

  1. la tua arte anche in un simbolo che dici non appartenerti è un gesto di tolleranza e rispetto. Penso che basterebbe tolleranza e rispetto per le idee altrui qualsiasi esse siano e sempre che queste non limitino e non siano lesive in alcun modo della sfera altrui, ma il mio personale pensiero è di difficile comprensione visto quel che accade e che forse è sempre accaduto e purtroppo continuerà ad accadere!
    un bacio

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  2. Neda, nemmeno io sono credente, ma quando i bimbi erano piccoli facevamo il presepe, l’albero, le recite, il saggio e tutto quello che mi sembrava avesse lo scopo di sottineare un momento di festa e di unione familiare. Mi intristisce che noi (riferito alla mia cerchia) siamo riusciti ad essere quel che la testa ci diceva nonostante questi “simboli” e adesso bisogna rottamarli in nome di una correttezza che nessuno può chiedere. Io non mi sono mai sentita offesa da un crocifisso, cosa sarebbe questa nuova sensibilità?

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  3. Molto bello quello che hai scritto, e che bello il presepe che hai fatto Neda, sei bravissima, ti abbraccio tanto, io ho fatto il presepe oggi, e’ di mia mamma, ha comprato negli anni, poco alla volta, tutte le statuine, animaletti e ambientazioni, ha ben 50 anni ed e’ bellissimo, poi metto la foto, bacioni, buona serata, ❤

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  4. Fin dal Medioevo, @Nedina … le Statuine del Presepe ???
    No, mia cara …. da mooolto prima !
    I “nostri” antenati Romani, sia che rimanessero nella propria casa, sia che fossero costretti a partire al di là dei confini di Roma, portavano con sè, custodendole gelosamente, le Statuine dei Lari e dei Penati . Non appena giunti nella nuova abitazione lontana da quella natìa, essi depositavano accanto al fuoco quelle bene-auguranti Statuine, ed il luogo in cui erano stati costretti a soggiornare ( e che prima era a loro del tutto sconosciuto … ) DIVENTAVA CASA !!!
    Sai anche che i Romani erano grandi Ospiti ( nel senso che ritenevano una virtù improrogabile ospitare visitatori ), ma mai, per coltivare l’ ospitalità, pur sentita come sacra ed inviolabile, RINUNCIAVANO AI LORO VALORI !
    I cialtroni, politicanti da quattro soldi, e gli amministratori dello stato SUMARI e compiacenti …. hanno proibito di fare il Presepe per NON umiliare i cultori di altre religioni ???
    Andrebbero presi a calci in culo ( insieme ai politicanti alla @salvini & @meloni, che si sono riscoperti paladini del!la sancta romana ecclesia ) e esonerati senza se e senza ma dai loro ben remunerati incarichi pubblici !

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    • Grazie Cavaliere. Buona serata a te.
      Se hai bisogno di un piede, mi associo a prenderli a calci laddove “non tramonta il sole”, vabbé, “culo” è scritto anche nella Divina Commedia, può stare anche qui!

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  5. lavoro in un ambiente dove coesistono varie religioni, dall’islam, al buddismo, testimoni di geova, avventisti e cattolici…eppure a noi piace allestire l’albero di Natale tutti gli anni e nessuno ha mai osato criticare……
    Ma di crocefissi in giro per l’istituto non ne sono mai esisiti

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    • Credo che risalga all’epoca fascista l’obbligo di mettere i crocefissi nelle scuole e negli uffici pubblici, non ne sono sicura, ma penso che se andassimo a scartabellare il codice civile forse troveremmo leggi risalenti a Gentile o a qualcuno più vecchio di lui.

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  6. Cara Neda, io non amo le religioni,portano soltanto guai
    Ma amo le nostre tradizioni come il presepio, i fuochi dll’ Immacolata, i canti di di Natale, etcc…
    Voglio metterci anche l’ abero che col presepe è un bel binomio natalizio
    Mi piace molto il tuo presepe, brava
    Un abbraccio
    Mistral

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    • L’avevo ricavato da “Manuale di bricolage” di Burda edito nel 1989 da Verlag Aenne Burda GmbH&Co. Offenburg.
      Non l’ho più visto in edicola da allora. Però Burda ha un sito internet e forse potresti averne qualche notizia, o qualche immagine tramite il sito.
      Ti segnalo anche un blog che seguo da molto tempo e che è molto interessante dal punto di vista delle cose fatte a mano e anche per altre cose:
      http://amarnaartesanatoeimagens.blogspot.it/.
      Buona giornata.

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