La gatta

la gatta alla finestra

mie foto

 

La gatta si lisciava il pelo
con la lingua ruvida
come cartavetrata.

Sul ramo basso del giovane pruno
venne a posarsi il pettirosso
e un passero gli svolazzava intorno.

La gatta si lisciava il pelo,
drizzava appena, negligentemente,
l’orecchia aguzza.
Il passero si posò, grasso, sul ramo,
tronfio come sullo scranno di un re.

La gatta si lisciava il pelo,
l’occhio socchiuso, attento.
Il pettirosso spiccò il volo
dritto, davanti al naso della gatta
che si lisciava il pelo.

Era sazia la gatta sul cuscino
davanti alla finestra, ch’era ben chiusa.
Era sazia la gatta e si lisciava il pelo.
Chiuse gli occhi e dormì.

Forse ora sogna
pettirossi grassi.

12 pensieri su “La gatta

      • Questa l’ho scritta alcuni anni fa e anche la mia gatta non c’è più da parecchi anni.
        Comunque dovresti vedere i nostri merli, son tanto grassi che fan fatica a volare, anzi ci seguono passo passo alla ricerca di lombrichi, quando lavoriamo nell’orto. Uno mi segue quando annaffio i fiori e se lo chiamo “Bigio- Bigio”, mi viene dietro, poi riparte con tre, quattro lombrichi nel becco e torna al suo nido che è sull’ulivo in fondo all’orto. Tortore e colombi sembran polli, razzolano dappertutto e han paura solo delle cornacchie.

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