Noi (1968)

astrazione

mia opera (tecnica mista su carta)

Noi, dai corpi vecchi, carichi di secoli,
da sempre alla vana ricerca
di sogni ancestrali, perduti,
scordati all’inizio del Tempo.

Noi, dalle vecchie, vecchie braccia
gravide di storia e di buio,
di gloria, di odio, di fame,
coi nomi incollati, da secoli, addosso.

Noi, dagli occhi putridi e freddi,
noi dalle ossa fragili e bianche,
noi, noi, noi, caduca specie,
e infine noi, ancora e sempre noi,
chi siamo?

4 pensieri su “Noi (1968)

  1. Gran bel disegno, @Nedina, versi eccellenti !
    Di più, noi che viviamo questa infinità “finita” che chiamiamo vita, noi che, nostro malgrado, osserviamo le rovine ( naturali o causate dalla malvagità umana ), noi che sappiamo di svanire come granelli di sabbia sparsi dal vento, ebbene sappiamo anche gridare al nulla : “Grazie …. di farci vivere” ! …. nonostante tutto !!! 😐

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