Noi, dai corpi vecchi, carichi di secoli,
da sempre alla vana ricerca
di sogni ancestrali, perduti,
scordati all’inizio del Tempo.
Noi, dalle vecchie, vecchie braccia
gravide di storia e di buio,
di gloria, di odio, di fame,
coi nomi incollati, da secoli, addosso.
Noi, dagli occhi putridi e freddi,
noi dalle ossa fragili e bianche,
noi, noi, noi, caduca specie,
e infine noi, ancora e sempre noi,
chi siamo?
siamo fragili creature di passaggio in un mondo tanto bello che spesso non sappiamo apprezzare. Bentrovata Neda
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Ciao Neda, un bellissimo disegno …chi siamo? anime di passaggio su questa terra, che basta un nulla per distruggerci….
ti ho nominata in un simpatico tag, se ti va…..
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Gran bel disegno, @Nedina, versi eccellenti !
Di più, noi che viviamo questa infinità “finita” che chiamiamo vita, noi che, nostro malgrado, osserviamo le rovine ( naturali o causate dalla malvagità umana ), noi che sappiamo di svanire come granelli di sabbia sparsi dal vento, ebbene sappiamo anche gridare al nulla : “Grazie …. di farci vivere” ! …. nonostante tutto !!! 😐
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L’ho scritta quarant’anni fa (1968) e poi ne son seguite altre, sullo stesso tema, perché ancora oggi mi pongo alcune domande alle quali è difficile trovare una risposta logica.
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