Matteo Beltrami

Matteo Beltrami – 18 anni- Frequenta il quarto anno del Liceo Artistico Olivieri in Brescia.

Pànta Réi è la sua istallazione in Gasbeton, esposta alla Mimesis Gallery di Calvisano.

Istallazione in gasbeton

Istallazione in gasbeton
di Matteo Beltrami
presso la Mimesi Gallery di Calvisano
mie foto

Matteo scrive:

-Pànta Réi è la formula linguistica attribuita ad Eraclito, filosofo del divenire, vissuto tra il VI e V secolo a.C., egli scrisse.

” Non è possibile discendere due volte nello stesso fiume, né toccare due volte una sostanza mortale nello stesso stato, per la velocità del movimento, tutto si disperde e si ricompone di nuovo, tutto viene e va.”

La questione del tempo è sempre stata a lungo dibattuta ed interpretata da artisti e da filosofi. Possiamo, per esempio, partire dai grandi pensatori greci ed arrivare al più recente Immanuel Kant, secondo il quale, il tempo e lo spazio sono forme pure soggettive a priori (prima).

Oppure, in ambiente artistico, possiamo lambire il periodo barocco della poetica di Giambattista Marino e, del più noto, scultore Gian Lorenzo Bernini, per il quale tempo e spazio coincidono per formare teatralmente le opere (vedi monumento funebre di Papa Urbano VIII e Papa Alessandro VII). Più vicino ai nostri giorni è il Futurismo e il suo stretto rapporto con la velocità, il movimento e l’azione del tempo. Infine, ritengo doveroso citare il poeta siciliano Salvatore Quasimodo che, nel 1943 scindendola da una poesia precedente, pubblicò “Ed è subito sera”

“Ognuno sta solo nel cuor della terra

trafitto da un raggio di sole:

ed è subito sera.”

Il tempo ha molteplici sfumature, nonostante non si veda, si misura. Di esso si considerano gli effetti, ovvero i mutamenti, i cambiamenti, positivi o negativi a seconda del contesto, delle nostre emozioni e del nostro pensiero, anch’essi estremamente volubili. La duttilità delle nostre caratteristiche e di noi stessi implica la nostra aspirazione ad obbiettivi sempre nuovi e spesso opposti tra loro, relazionandoli all’ideale di perfezione:

La sfera mutante e irraggiungibile di ciò che vorremmo essere in un determinato tempo, pessimista o meno, a secondo del vostro punto di vista, è ciò che attualmente penso, infatti Pànta Réi.-

progetto Panta Rei 1

progetto Panta Rei 1

Panta Rei 2

Panta Rei 2

Panta rei 3

Panta rei 3

Panta Rei 4

Panta Rei 4

Panta Rei 5

Panta Rei 5

Panta Rei 6

Panta Rei 6

Riporto qui sotto un articolo di Ubaldo Vallini, che riguarda ancora Matteo:

13 Giugno 2014
Falciatore di ceramica

Si chiama Matteo Beltrami, ha 17 anni ed è di Calvisano. E’ lui l’autore dell’opera che campeggia sul muro di una delle case popolari di Mignano, a Bagolino

Matteo è uno studente del Maffeo Olivieri di Brescia, impegnato insieme a una trentina di coetanei della 3°B e della 4°F in un concorso proposto dall’associazione culturale LiberArs e curato dagli insegnanti Anna Morabito e Riccardo Simoni.

Si trattava di riproporre su ceramica un’acquaforte realizzata nel 1980 dall’artista bagosso Tiziano Ratti, già insegnante alla Olivieri, che ritrae un falciatore al lavoro.
“Il ritorno dell’agricoltura” è il tema.
Fra la trentina di progetti presentati, lo stesso Ratti e il maestro Carlo Carè, proprietario del muro della casa dove è stata fissata l’opera, hanno scelto proprio quello di Matteo Beltrami.
E lui si è messo al lavoro, realizzando le venti formelle 30×30 più due lunette che costituiscono l’opera, cuocendole a casa del professore, perché la scuola un forno performante come quello ancora non lo possiede.
La scelta, infatti, è caduta sulla ceramica trattata secondo la tecnica “Raku”, un’antica pratica orientale legata alla filosofia zen, che prevede una seconda cottura del materiale ad altissima temperatura ed il raffreddamento dei pezzi in assenza di ossigeno, per cui quando sono ancora incandescenti vanno ricoperti con della segatura.
Un procedimento in grado di esaltare la cromaticità degli ossidi presenti nella terracotta che, dove non è stata colorata, diventa nera.
«La cosa più bella è stato il fatto che la mia fantasia ed il mio lavoro sono stati riconosciuti come cose di valore» ha detto Matteo, commosso.
A diciassette anni questa sensazione non ha prezzo.
E Bagolino possiede un’opera d’arte in più.

140610_Bagolino_Racu_1 matteo beltrami

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10 pensieri su “Matteo Beltrami

    • E’ il nipote di una mia vicina di casa. Conosco suo padre fin da quando era un ragazzino e l’anno scorso ho conosciuto Matteo e sua sorella che ora frequenta l’Università. Entrambi sono dei ragazzi solari, belli e impegnati nello studio. Una bella famiglia, unita, di gente che lavora e i ragazzi, intelligenti e umili allo stesso tempo, “volano” con ali larghe e forti.
      L’ho incontrato mentre aiutava la nonna a fare la spesa, l’ho visto accudire il giardino della nonna e fare altri lavoretti, insomma, un bravo ragazzo come tanti altri, ma con il dono di saper ascoltare e di essere capace di riflettere.

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